E’ accaduto a Stresa, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Un uomo avrebbe sequestrato la figlia chiudendola in una stanza per 5 giorni, picchiandola ripetutamente e privandola del cibo per punirla della sua relazione con un ragazzo.
È stato il giovane, ventenne di origini bengalesi, a denunciare quanto accaduto ai carabinieri della stazione di Stresa, i quali hanno verificato che effettivamente il suo allarme era motivato. Il padre, anch’egli asiatico di 52 anni, è stato arrestato e dovrà rispondere di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.
L’allarme è scattato quando un 23enne di Milano, anche lui del Bangladesh, ha contattato i militari perché era preoccupato per la ragazza, con cui aveva una relazione da alcuni mesi. Da un po’ di giorni tuttavia non aveva notizie così ha chiamato i carabinieri e ha raccontato che il rapporto – ricostruiscono gli investigatori – era ostacolato dal padre della ragazza poiché probabilmente aveva già combinato un fidanzamento nel loro paese con un’altra persona.
I carabinieri si sono così recati a casa della famiglia e hanno bussato. Il padre, “dopo qualche reticenza”, ha aperto. I carabinieri però sono riusciti a entrare e a quel punto la ragazza, sentendo le voci dei militari, “ha iniziato a bussare insistentemente dall’interno di una stanza che era chiusa”, raccontano gli investigatori.
La porta era chiusa a chiave dall’esterno e dentro c’era la giovane che, ricostruiscono i carabinieri, era “in evidente stato di sconforto e agitazione, presentava evidenti segni di percosse”. I militari hanno messo così fine a un incubo.
È intervenuta un’ambulanza che ha accompagnato la ventenne al pronto soccorso dell’ospedale di Verbania, dove è tuttora ricoverata. La ragazza ha raccontato dei giorni in cui era rinchiusa nella stanza e che poteva andare in bagno solo scortata dal padre. In casa erano presenti anche altri due figli dell’uomo, entrambi minorenni, poi affidati ai servizi sociali di Verbania.