Secondo Hamas, almeno 112 persone sono state uccise e 760 ferite quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro i palestinesi che sciamavano sui convogli di aiuti nel nord della Striscia di Gaza. Alcuni testimoni oculari hanno riportato che la strage sia avvenuta alle quattro del mattino, scoppiata in una rotatoria a ovest di Nablus, quando migliaia di persone alla ricerca di cibo si sono riversate verso i camion degli aiuti. Qui i soldati hanno aperto il fuoco perché migliaia di affamati verso i mezzi che rallentavano a un check-point. Decine di persone si sono dirette verso i carri armati al posto di blocco, ha riferito l’IDF. In quella circostanza un ufficiale ha imposto di sparare in aria e alle gambe, uccidendo così 10 persone. Alcuni camion sono riusciti ad avanzare, ma all’altezza di Rimal uomini armati hanno sparato e iniziato a saccheggiare. I morti e i feriti sono stati trasportati negli ospedali di Gaza. Ad oggi, le vittime civili palestinesi avrebbero raggiunto quota 30mila.
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