In base a un decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il Corpo forestale del trentino ha sparato e ucciso l’orso M90. La decisione di uccidere l’orso è arrivata dopo che, lo scorso 28 gennaio, aveva inseguito una coppia mentre camminavano lungo una strada forestale a Menas, Mezzana. L’orso era arrivato a circa 10 metri da loro, per poi allontanarsi. Le analisi genetiche hanno rivelato che si trattava di un orso M90, considerato un “animale pericoloso” a causa di aver mostrato in passato la sua frequente presenza sulle strade urbane e periurbane. Nella giornata di ieri, 6 febbraio, Fugatti aveva firmato un decreto di abbattimento effettuato poche ore dopo da un’unità forestale. L’identificazione di M90 era stata fatta grazie al radiocollare che gli era stato impiantato. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, ha espresso il suo parere riguardo l’abbattimento: “la soppressione non può essere l’unica alternativa” ma piuttosto “una soluzione estrema”.
A ciò è seguita una rivolta da parte degli attivisti per i diritti degli animali. Gli animalisti, dunque, sono pronti a partecipare a una protesta di massa nelle strade di Trento, sabato 10 febbraio, contro lo Stato e il Presidente Fugatti per l’abbattimento dell’orso M90.
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