Le orecchiette alle cime di rapa sono il piatto portabandiera della tradizione pugliese e soprattutto della città di Bari dove vengono chiamate “L strasc’nat”. Conosciuto nel mondo, questo piatto ha origini risalenti al XII secolo e porta questo nome proprio dalla forma che viene data alla pasta quando si lavora sul tavolo. Come vuole la tradizione, le orecchiette devono cuocere rigorosamente insieme alle cime di rapa, nella stessa acqua, per assorbire completamente il sapore.
Le Brascioline alla barese sono involtini di carne al sugo, in genere preparate per i pranzi della domenica. La ricetta tradizionale prevede la carne di cavallo, ma oggi sono più comuni quelle realizzate con carne di manzo. Le fettine di carne vengono battute e poi strofinate con l’aglio, unite ad una fetta di lardo e cosparse con prezzemolo, sale, pepe e parmigiano grattugiato. La fettina si avvolge nella classica forma dell’involtino e chiusa con uno stuzzicadenti. Quindi gli involtini si fanno rosolare in padella con l’olio e vengono sfumati col vino bianco, si aggiunge la passata di pomodoro e si lascia cuocere lentamente per un’ora circa. Il risultato è un secondo piatto di carne saporito e corposo, e il sugo può essere usato per condire la pasta.
La Focaccia pugliese è una focaccia rustica che viene condita con pomodorini ed erbe aromatiche. L’impasto viene preparato con farina, olio e patate schiacciate, lasciato lievitare qualche ora, raggiunge una morbidezza e una consistenza deliziose. Una volta steso l’impasto si mette in forno con i pomodorini schiacciati dentro la pasta, un’altra versione prevede le olive verdi. Si bagna con olio d’oliva, una spolverata di sale e origano, e s’inforna. Mangiata calda appena sfornata o anche fredda, si gusta come antipasto, o al posto del pane.
I taralli sono un altro simbolo della tradizione gastronomica pugliese. Questi piccoli anelli di pasta cotti al forno sono gustosissimi e sfiziosi da sgranocchiare e vengono preparati con ingredienti semplici e di prima qualità. La farina, il vino bianco secco, l’olio extravergine di oliva e il sale si amalgamano fino ad ottenere un impasto elastico ed omogeneo. Quindi si ricavano i taralli e si mettono in acqua bollente per pochissimi minuti, si lasciano asciugare e s’infornano a 200 gradi. Questa ricetta semplicissima prevede alcune varianti che aggiungono aromi all’impasto come semi di finocchio, sesamo, peperoncino, origano, cipolla. Una vera delizia per il palato!
Il Purè di fave e cicoria è un piatto povero di origine contadina che oggi viene servito sia come antipasto sia come primo piatto. Le fave secche vanno ammollate in acqua per un paio d’ore e le cicorie lessate in acqua salata. Le fave quindi vanno bollite, con la cipolla e le patate tagliate a fettine, per circa un’ora. Quando sono pronte vanno frullate per ottenere una crema densa da accompagnare con le cicorie, un po’ di olio d’oliva e crostini di pane.
Fonte: charminly.com
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