Sequenza sismica proseguita anche la notte scorsa sulla costa delle Marche dopo la forte scossa di magnitudo 5.7 registrata ieri alle 7:07.
Oltre 10 le scosse registrate dopo la mezzanotte, secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), le scosse registrate, tutte comprese tra una magnitudo di 2.0 a 2.8.
Sono state circa 70 le scosse di aftershock registrate dopo il sisma di magnitudo Richter 5.7 avvenuto alle 07:07 davanti alle coste marchigiane, la più forte pochi minuti dopo con magnitudo Richter 5.2.
Le repliche seguono un decadimento graduale ma non è mai possibile escludere riattivazioni di piani di faglia, sottolinea all’ANSA il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.
La scossa di magnitudo 5.7 registrata stamattina alle 07:07 è la più forte mai registrata nella costa settentrionale marchigiana da quella del 1930, di magnitudo 5.8 nei pressi di Senigallia. La nuova scossa, ha spiegato il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, “è dovuta al fronte della catena appenninica sepolta sotto al mare Adriatico che si sta accorciando tra i 2 e 4 millimetri all’anno. Una regione notoriamente sismica la cui attività permette alla crosta adriatica di scendere sotto quella appenninica attraverso un fenomeno noto come subduzione”.
“I lampioni di illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada”, racconta un abitante di Fano. Non ci sarebbero, secondo le prime informazioni, danni visibili sui palazzi ma ci sono fessurazioni e crepe in diverse abitazioni.
GENTE IN STRADA, PAURA E DANNI
Subito dopo la prima scossa la gente si è riversata in strada. Le sale operative hanno ricevuto “oltre 1200 telefonate, continua il monitoraggio della situazione sul territorio”, ha detto il governatore delle Marche Francesco Acquaroli. “Al momento non risultano danni gravi, sono in corso sopralluoghi”, ha aggiunto.
Ai vigili del fuoco sono giunte sgnalazioni di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni. A Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici.
Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Ancona sono stati una decina gli accessi per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura: non si tratta di feriti in crolli ma di traumi minori su persone che stavano scappando dopo le scosse o di crisi di panico.
SCUOLE CHIUSE
In diverse città delle Marche sono state precauzionalmente sospese le lezioni scolastiche e universitarie. In particolare a Fano, Pesaro, Senigallia e Ancona scuole chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Anche l’Università resta chiusa.
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