Cronaca

Streaming illegale, perquisizioni e sequestri in tutta Italia: 70 indagati

E’ stata definita Operazione “Gotha”, quella portata a termine dalla Polizia di Stato in tutta Italia. 70 le persone indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere a carattere transnazionale, truffa, pirateria audiovisiva, trasferimento fraudolento di beni, sostituzione di persona, falsificazione di documenti e ricettazione.

E’ risultata la più grande operazione contro la pirateria audiovisiva mai portata a termine, fino ad ora, in Italia. E’ scattata alle prime ore dell’alba: l’associazione per delinquere aveva “agganciato” 900mila utenti
I centri operativi Sicurezza cibernetica della polizia postale sono intervenuti ad Ancona, Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Brescia, Catania, Cosenza, Fermo, Messina, Napoli, Novara, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siracusa, Trapani, L’Aquila e Taranto.

L’inchiesta è coordinata dai magistrati della procura di Catania ed è stata condotta sul campo dagli uomini della polizia postale e delle comunicazioni del capoluogo etneo.
Erano stati installati all’estero i server attraverso i quali poi venivano illecitamente smistati i segnali delle trasmissioni delle pay tv come Sky, Netflix, Dazn, Amazon Prime e Mediaset.

Gli introiti erano esorbitanti: intorno ai 10 milioni di euro al mese. Mentre i danni causati alle pay tv sarebbero molto più alti: 30 milioni di euro di mancati introiti al mese.

Tutti gli utenti che hanno usufruito dello streaming illegale rischiano ora una sanzione. Il costo di ogni abbonamento pirata si aggirava attorno ai dieci euro mensili che venivano pagati attraverso accrediti in card poste pay spesso intestate a cittadini ignari di ogni cosa. A volte il pagamento invece avveniva direttamente in contanti.

Gli indagati non sono soltanto le menti dell’organizzazione ma anche le braccia operative. Gli uomini sul campo che si occupavano di contattare i potenziali clienti e di proporre loro l’abbonamento pirata. I canali utilizzati erano quelli social e di messaggistica istantanea. Venivano create delle chat e poi si concordavano appuntamento o metodi di pagamento.

     

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